Dal sacrificio umano al soldo

…ovvero….”Il denaro come protezione dall’orrido”

“Questa può anche essere chiamata l'”astuzia” presente nello scambio sacrificale, ricordando però che inizialmente questa astuzia scaturiva da uno spaventoso stato di emergenza e non possedeva affatto la scaltrezza furbesca del gesto mercantile. Solo gradualmente lo scambio riceve questo aspetto, nella misura in cui la sostituzione del sacrificio umano si raffina, ed ecatombe non significa più cento buoi, ma solo “molti”, e un bue, a sua volta, è sostituibile con un certo numero di pecore o di capre, l’animale intero è sostituito da una sua parte e, infine, l’offerta reale, ovvero la macellazione di qualcosa di vivente, è sostituita dall’offerta simbolica, dal deporre qualcosa di inanimato, ma durevole : in particolare un qualche metallo. E’ solo a questo stadio culturale in cui si giunge a rendere dono scacrificale lo spiedo sacrificale stesso ( in greco obelòs o obolòs ) al posto dell’animale su di esso arrostito, il recipiente sacrificale stesso al posto della carne in esso cotta, o l’imitazione metallica dell’animale in luogo dell’originale vivente, solo qui si sono raggiunte le forme preliminari di ciò che per noi è diventato corrente come denaro. Il metallo, di regola, oro e argento deve solo liberarsi della forma di oggetto d’uso, assumere un formato maneggevole e ricevere dal conio l’impressione di ciò per cui vale come equivalente – ed ecco pronte le monete.
Dovettero trascorrere millenni perchè si arrivasse a tanto.

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Il suo punto saliente consisteva, lo si è visto, nel fatto che tale processo comincia nel cuore del sacro, anzi, nel fatto che la stessa costituzione del sacro nasce già da un primo moto di profanazione. Trasvalutare (Nietzsche) , accettare il terribile (Otto – Misterium tremendum) attraverso la sua ripetizione (Freud – Coazione a ripetere ) renderlo qualcosa di sacro è già un primo, anche se minimo, passo di distanziamento.

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Si deve avere imparato che la quintezzenza del terrore naturale, il sacro, non è l’unico partner possibile dello scambio, che ci si può mettere al sicuro mediante scambio anche rispetto a forme di terrore naturale meno intense, ma in compenso più comprensibili

Christop Turcke – La società eccitata – pag: 224-25

Perchè ho voluto riportare quasi per intero queste due pagine di questo stupendo libro ?
Perchè mi hanno fatto tornare alla mente il bel libro citatomi da Omega : “Cuore di tenebra” di Conrad…nonchè, avendo seguito nei limiti del mio possibile, le disquisizioni dei…”Tre tenori” del gruppo…perdonate, ma sono ancora sotto l’effetto della meraviglia per i “Tre tenorini” italiani, “Il volo”, visti ieri sera da Vespa….e avendo notato la visione concorde su una idea di uomo….”homo est brutum bestiale”….che mi è rimasta impressa…beh….ecco…in questo libro ho trovato l’eco dei vostri discorsi….nonchè una declinazione del tema del mio amato Girard, “La violenza e il sacro”…là declinata sulla base del “desiderio” e qui invece della “Coazione a ripetere” ma che, nella sostanza sono complementari. (….a cominciare dall’origine del linguaggio ma questo tema lo lasciamo perdere che ci poterebbe troppo fuori dall’argomento)

Ecco, quello che volevo sottolineare, con questo post, è di come l’ORRORE sia all’origine di tutto.
Ora. soprassedendo su discorsi di eventuali rimedi o meno quello a cui tenevo particolarmente era sottolineare come nel SACRO siamo ancora dentro fino al collo. Più che mai con questa società dell’immagine, vera e propria REGRESSIONE….altro che “progresso”…..
Solo un banale esempio…ecco….quando dice “non è l’unico partner possibile dello scambio, che ci si può mettere al sicuro mediante scambio anche rispetto a forme di terrore naturale meno intense”….ecco, pensavo…non si dice, in fondo di uno benestante o ricco, che possiede la SICUREZZA economica. Ora, mettiamo tra parentesi “economica” e manteniamo “sicurezza”….non è forse lo stesso di quello che cercava il primitivo ?
L'”Orrore” di Conrad, non è qualcosa di cui fanno le spese prevalentemente i poveri cristi maltrattati e sfruttati senza pietà.

Non è forse vero che “…il denaro E’ un Dio e non solo COME un Dio, che la merce E’ effettivamente un feticcio e non solo COME un feticcio ?” (op.cit.pag 220)

Ecco, volevo solo dire questo e,…permettetemi di dire….mi scompiscio dalle risate quando sento dire che questa è la società del disincanto !!!
Ma và là………rotfl…….
Consentitemi questa nostalgica e bonaria presa per i fondelli musicale, almeno….basta sostituire il titolo con …”E lo chiamano disincanto”…lol
https://www.youtube.com/watch?v=A0lD1d0r_H8

Vabbè…torno a leggere che poi vi dico come va a finire 😉

Dal sacrificio umano al soldoultima modifica: 2014-07-10T02:36:38+02:00da allan11
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