Il marxismo ritiene di aver compreso tutte le affermazioni religiose solo quando le ha penetrate nella loro essenza come riflessi interessati di rapporti sociali di dominio. Egli non accetterà certo il presupposto che l’esistenza umana come tale sia toccata dal problema di Dio. Ma si sbaglia. Non perchè di Dio vi sia la certezza o meno ma perchè non ne coglie la genesi nell’animo umano. Genesi che affonda le sue radici nell’uomo stesso, in ogni uomo, nella fattispecie del Desiderio. Ma non del desiderio di un Dio si tratta, ma l’esatto contrario. Il Desiderio, come generatore di Dio, a causa della sua intrinseca violenza. Quella violenza che “assialmente” ha dato origine al “Capro espiatorio” e la sua miracolosa funzione riappacificatrice.
Da qui nasce l’idea di Dio; dalla effettiva pace conseguente al rito sacrificale. E’ il “Capro espiatorio” che vien percepito come un Dio stante la pace da lui generata, e non uno sc…iocco “oppio dei popoli”.
Ovvio che stante queste premesse il problema del “dominio” non si risolve con una qualsivoglia rivoluzione che lascerebbe le cose inalterate nella struttura profonda dell’uomo, di ogni uomo, rendendo, quindi, destinata al fallimento qualunque illusione di cambiamento.
Il marxismo resta altresì valido nel decifrare l’abbruttimento umano giocato sulla manipolazione di detto Desiderio nella sua riduzione oggettuale mercantile
Certo quindi…defatalizzare la storia…contrastare il mercatismo assoluto……uscire dalla globalizzazione…..uscire dall’Europa………e non farsi intimorire dagli “ultimatum dello spreed”…ma senza salti nel buio, illusioni rivoluzionarie, attese miracolistiche perchè la violenza ed il potere non sono bestioline da niente ma il Male stesso !!
E il Male, temo, per sconfiggerlo alla radice, non è cosa umana visto come ci costituisce nella nostra essenza più profonda.
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