“Spirito russo sui deserti del mondo moderno”

Questo incipit, tratto dal documentario stesso, forse non è solo ascrivibile a questo dettagliato e bellissimo ritratto dell’opera di Dostoevskij ma risuona più che mai attuale nello scontro in atto tra la Russia di Putin e l’America di Obama.
Non sono solo le affermazioni apparentemente gratùite e scandalose di una saltatrice con l’asta, medaglia d’Oro ai Mondiali, a richiamare alla memoria questa dicotomia, ma le ben più profonde, pertinenti e insanabili divergenze su visioni del mondo che hanno radici lontane, molto lontane, e che oggi riappaiono alla luce dopo un tragitto carsico di oltre un secolo.

Ben prima di Nietzsche, infatti, il nichilistico “deserto del mondo moderno” era già apparso, per primi, agli scrittori russi.
Come riporta con precisione sempre questo documentario, al12° “capitolo”, al minuto ’38 :
“Il termine nichilismo si difonde in filosofia alla fine del ‘700, usato nell’ambito dell’Idealismo tedesco, ma entrerà a far parte del linguaggio comune con la nascita del movimento nichilista russo nella seconda metà dell”800. Lo scrittore Jvan Turgenev, nel suo romanzo “Padri e figli” definisce nichilista un uomo che rifiuta ogni autorità costituita e che non presta fede a nessun principio…..lo stesso Dostoevsky si opporrà fortemente al nichilismo e a tutte le correnti rivoluzionarie DI DERIVAZIONE OCCIDENTALE che giudica nocive per i valori morali della Russia TRADIZIONALISTA. Sarà poi Nietzsche ad individuare nel pensiero nichilista l’essenza della crisi della civiltà europea moderna e la decadenza della religione cristiana nel mondo occidentale che lo porterà ad annunciare la fine delle credenze superiori e la “morte di Dio”

Nichilismo, per altri versi, che non è poi altro che la radicalizzazione del Liberalismo stesso per contro alla TRADIZIONE che non nega, necessariamente, i valori del progresso, ma coglie anche che ….”…l’Occidente, le idee che provenivano dall’Occidente, quelle politiche, quelle religiose, quelle sociali avrebbero distrutto la sana compattezza del popolo russo”.
Questo pensa Dostoevskij : “opporsi alla linea maestra di ammodernare la Russia per via di occidentalizzazione”….”il liberalismo occidentale è il padre del terrorismo” !!

Certo, riascoltate oggi queste parole, risultano a dir poco profetiche visto l’atteggiamento dell’Occidente nella manipolazione della cosiddetta “Primavera araba” e guerre varie di “importazione” forzata della cosiddetta democrazia occidentale occultate dietro pompose dichiarazione sui “Diritti dell’uomo” , “danni collaterali” permettendo.

Forse è giunto il momento di accorgersi anche noi, come Dostoevskij, di questa Ombra del Liberalismo…e liberarsi dei “liberatori” con tutti i loro specchietti per le allodole.
Magari iniziando proprio, come “L’uomo del sottosuolo”, ad opporci al METODO calcolante per riscoprire la VERITA’ della “Tradizione”…che….come insegna H.G. Gadamer…”..è solo il meglio del passato che diventa tradizione !”

O, quantomeno, non pensare che l’opposizione della Russia di Putin non abbia le basi intellettuali e culturali per opporsi allo strapotere nichilista americano e ai sui demenziali modelli propagandistici Pop tipo Femen, Pussy Riot, Madonna, Lady Gaga eccetera.

 

http://www.youtube.com/watch?v=IHI0pRR8mqg

“Spirito russo sui deserti del mondo moderno”ultima modifica: 2013-08-17T14:01:51+02:00da allan11
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