Il nucle centrale, il cuore di qualsiasi cultura consiste invece nella sua INTERDIZIONE. La cultura è un insieme di esigenze morali di INTERDETTI incisi nel profondo, a caratteri superiori e degni di ogni fiducia.
Le scienze sociali attuali hanno invece ridotto il concetto di cultura a quello dei “modi di vivere”, quando invece la vera cultura è sì un modo di vivere ma fondato sulla VOLONTA’ DI CONDANNARE e PUNIRE chi sfida i suoi precetti.
Dire “modo di vita” non basta.
REPRESSIONE E’ VERITA’
Il modo di vita di un popolo deve essere iscritto in un “ordine sacro”, in una concezione dell’universo, in ultima analisi in un credo religioso che dica COSA NON BISOGNA FARE
Se si concede ad ogni impulso la possibilità di venir pubblicamente espresso, se si afferma sfacciatamente che “è vietato vietare”, come suonava lo slogan rivoluzionario del ’68, non ci si limita a promuovere l’anarchia : si aboliscono quelle “sacre distanze” da cui DIPENDE LA CATEGORIA STESSA DI VERITA’
La RINASCITA DELLA COLPA è quindi quanto di meglio ci possiamo augurare che la esclusiva riduzione della psicoanalisi ai soli “SENSI di colpa” è la sua idiozia principale !!!
Christopher Lasch “La ribellione delle elite” pag:176-181