Il DOVERE di rispettare i DIRITTI DEL BAMBINO di avere un PADRE e una MADRE, e che solo questo abbia il Diritto di chiamarsi MATRIMONIO, proprio non vuole entrare nella testa dei “compagni” gay. Ma, del resto, sarebbe strano il contrario, vista la genesi del “movimento gay” come una costola del Femminismo più radicale e del suo “principio fondatore” quale è sempre e solo stato l’ABORTO come metodo contraccettivo.
La NEGAZIONE DEI DIRITTI DEI BAMBINI ha quindi una lunga storia alle spalle che affonda nella PURA RAZZA FEMMINISTA.
Il richiamo al Nazismo parlando di Femminismo non è assolutamente casuale ma ha una sua precisa derivazione dalle ANALOGIE di fondo stante la comune origine filosofica :
Origine filosofica che vede nell’ESSERE di Heidegger il superamento dell’individuo in quanto c’è già prima ancora che questo parli o conosca .
Un essere sempre già gettato dell’uomo quindi, in una situazione storico-culturale.
Quest’essere, sempre necessariamente situato, fa sì che il soggetto che conosce sia solo un prodotto dalle pratiche che si propone di analizzare, ad iniziare dal linguaggio che egli utilizza
Questo soggiornarei sempre su di uno sfondo che lo precede fa si che l’uomo verrà svuotato di tutta la sua pienezza ontologica ed esistenziale.
Diventerà una pura costruzione culturale, un prodotto dei discorsi, di quelle strutture epistemiche (Faucoult) del tutto impersonali e dotate di una sorta di onnipotenza rispetto all’individuo .
Un Essere senza nessun senso, dunque. La morte dell’uomo fagocitato dalle STRUTTURE che lo precedono
E cioè dalla sola CULTURA che lo precede.
Una Cultura, poi, che, ovviamente, predilige una sofisticata e astratta retorica sul POTERE alla benchè minima analisi , preclusa in partenza, di qualunque componente propriamente umana.
La manifestazione di questo sviluppo femminista dall’assunto heideggeriano declinato nello Strutturalismo, si differenzia poi , quindi, solo in un punto dall’analoga struttura dell’arianesimo :
Mentre nel Nazismo la componente “elementale” del discorso è Biologica, da cui il primato del “sangue” e tutto ciò che ne consegue nel “Destino del popolo eletto”, qui, il primato “elementale” è Linguistico , ma dove ugualmente si nega qualunque possibilità di scelta attribuendo il ruolo di causa alla PRESUNTA pressione schiacciante di forze esterne che impongono l'”io devo” dove avrebbe dovuto esserci l'”io voglio” restringendo in tal modo il ventaglio delle scelte possibili in una sorta di analoga preDestinazione.
Insomma, invertendo radicalmente i fattori il risultato, ovviamente, non cambia.
E contro queste forze bisogna combattere senza tregua o compromesso, proprio come i nazisti per far valere la propria pre-destinazione a guidare il mondo.
E sappiamo tutti bene come fosse fanaticamente ostile al nemico Uomo il femminismo ai suoi albori
Ma la PURA RAZZA FEMMINISTA ha effettivamente conquistato molte fette del territorio a proprio favore e prosegua ancora nella sua marcia trionfante :
L’ABORTO, si diceva, si continua ancora oggi a negare che sia uno sterminio alla stessa stregua di un Mahamud Ahmaninejad che nega l’olocausto.
Ma non è aprire questa polemica l’obiettivo del discorso.
L’obiettivo di questo discorso è osservare, come si è accennato all’inizio, come la NEGAZIONE di qualunque Diritto umano si sia ESTESO DAL NASCITURO AL BAMBINO GIA’ CONCEPITO !!
Mi pare ovvio e facilmente comprensibile come una analoga indifferenza per l’essere umano prosegua infatti nella pretesa dell’adottabilità senza limiti che ne tradisce la riduzione a MERCE esportabile, vendibile al miglior offerente, come si trattasse di un qualunque oggetto od animale da compagnia.
Vi è quindi un sottile e ben visibile filo rosso che lega l’analogo disprezzo dei Diritti dei bambini di essere allevati “naturalmente” con l’aborto.
Ma per queste persone, come abbiamo dimostrato, la “NATURA” non ha diritto di esistenza perchè pregiudizialmente negata dalla IDEOLOGIA STRUTTURALISTA che non ne riconosce nessuna validità, come sempre succede agli estremisti di qualunque genere.
Conviene allora quindi ricordare quello che affermavano Maurice Merleau-Ponty, Norbert Elias e gli stessi Lévi-Strauss e Freud, tanto per dirne alcuni :
“La denuncia del carattere ASTRATTO della distinzione tra il piano naturale e quello culturale è la nostra appartenenza ultima al MONDO UMANO come invalicabile, CAMPO D’APPARTENENZA nella cui concretezza e nella cui complessità siamo sempre già inseriti : è precisamente in esso che né la natura né la cultura costituiscono da sole il fondamento, poichè l’umano è il luogo di convivenza di entrambe.
“Non si potrà comprendere la loro modalità d’esistenza – dice Norbert Elias – finchè concetti come natura e cultura, società e individui, non saranno controbilanciati dalla definizioni delle loro relazioni, della sintesi……E’ la stessa evoluzione biologica che orienta l’essere umano allo sviluppo socio-culturale: è quindi la natura stessa che lo prepara alla vita sociale”
Per Lévi-Strauss – come d’altronde già per Freud in “Totem e tabù” – la sintesi tra natura e cultura è costituita dall’ imposizione della LEGGE nella sua forma più elementare, cioè dalla proibizione dell’incesto. che mette in crisi una rigida disgiunzione tra il naturale e il culturale, in quanto si tratta dell’unica regola sociale che possiede un’universalità analoga a quella delle costanti naturali.
In realtà il divieto e le sanzioni dell’incesto sono originari proprio perchè veicolano l’articolazione istituita del senso, attraverso cui la psiche singola è indotta a riconoscere una realtà comune oltre l’orizzonte dei suoi desideri privati.
Questo è l’autentico significato della situazione edipica: l’apertura del singolo a un mondo che ne limiti l’onnipotenza originaria. L’istanza radicale di senso ch’è la psiche accede così all’ordine pubblico dei significati simbolici.
Negare tutto questo è solo frutto della deriva NARCISISTA della attuale fase di sviluppo di questa patologiache oggi si manifesta alla perfezione nelle “Teorie Queer” e nell'”Ideologia Gay”.