New age, Verdi, femministe e neonazismo

Se il concetto più alto dell’essere umano è l’INTENZIONALITA’ (da Husserl, e quindi Heidegger in poi, a tutt’oggi), si tratta di percepire e interpretare l’hitlerismo come un tessuto, un intreccio di intenzionalità specifiche, e, una volta chiarito questo tipo di intenzionalità , trarre l’esplicazione di ciò che è implicito.
Ecco

quindi che se il destino ebraico può definirsi come un “essere stranieri nel mondo”, l’antisemitismo potrà essere spiegato come “beatificazione e rivolta della Natura”, nel più puro e classico stile Pagano.
Se a tutto questo si aggiunge poi la categoria dei SENTIMENTI che, in quanto PORTATORI PREVILEGIATI DI INTENZIONALITA’ intessono un mondo specifico e disegnano una maniera di essere fondamentale, ecco allora che ci accorgiamo di come l’hitlerismo sia un RISVEGLIO DEI SENTIMENTI ELEMENTARI, nel senso, cioè, di VISTOSAMENTE BASSI.
Si comprende quindi, ora, la sensazione che sempre si accompagna in presenza di una qualsivoglia manifestazione, nazista o neo-nazista e simili che sia, di ottusità e scarsa intelligenza.

Nel primato del CORPO, poi, di per sè positiva ed inevitabile tutt’ora, se ne coglie però esclusivamente l’INCATENAMENTO NATURALE, biologico, senza nessuna possibilità di trascendenza.
O, detto in altre parole, una RIDUZIONE al PENSIERO CONCRETO senza possibilità di “evasione” nel ben più elevato PENSIERO ASTRATTO, come perfettamente delineato nella Psicologia dell’età evolutiva di Jean Piaget.
Ed è questo, tutt’ora, il suo aspetto più “spaventosamente pericoloso”.

L’anomalia dell’hitlerismo non è quindi in qualche malinteso ideologico occidentale, né peripezie, né sussulto di una forza sociale organizzata, né follia né contagio e umano effetto di propaganda.

Il PRINCIPIO FONDAMENTALE DELL’HITLERISMO, ad un livello di autentica profondità, è a questo livello MATRIARCALE, potremmo dire, in cui giunge alla rottura con i grandi orientamenti della cultura europea. Il giudaismo, il cristianesimo e perfino il marxismo, infatti, sono altrettanti modi di considerare lo spirito umano superiore al reale (diciamo PATRIARCALE) al di là dei modi implacabili della storia concreta e dei suoi asservimenti.
L’innovazione dell’hitlerismo và, invece, in direzione diametralmente opposta e stà proprio in questo “asservimento”.
In radicale rottura con la civiltà europea, sorge una nuova percezione dell’uomo, del destino umano, che consiste essenzialmente in un nuovo sentimento dell’esistenza, in una nuova maniera di esistere, cioè di entrare in relazione con l’essere.
Un attentato senza precedenti all’umano !
Non è questo o quel dogma della democrazia, del parlamentarismo, del regime dittatoriale o della politica religiosa ad essere messo in causa.
E’ l’umanità stessa dell’uomo !
Sotto le spoglie di una APOTEOSI DELLA CONCRETEZZA si è attuata una sinistra confusione tra l’orientamento verso il concreto e la brutalizzazione dell’esistenza.
Il primato del corpo biologico e la conseguente esaltazione del sangue e della razza appare come un modo specifico di esistere.
E’ l’esaltazione del corpo biologico e il tipo di identificazione che essa procura a marcare la cancellazione della libertà e l’asservimento.
A questo ne consegue una nuova esperienza del TEMPO che si manifesta ora come che il PASSATO trionfante prolunghi, irrimediabilmente, il suo potere sul presente, in una CHIUSURA su di sè che rappresenta il cuore della vita spirituale.
(Continua)

 
New age, Verdi, femministe e neonazismoultima modifica: 2012-12-12T01:11:00+01:00da allan11
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