Dio, oggi.

Dopo i nostri disastri filosofici e ideologici è diventato di buon gusto farsi beffa di ogni assoluto, e soprattutto di quelli che sono apparsi dentro la storia. Ci si crede perfettamente a proprio agio all’interno di un nichilismo senza obblighi né sanzioni. Ma un unica eccezione all’efficacia della decostruzione relativista suona come una diagnosi infausta per l’intera impresa.
C’è un “assoluto”, infatti, in un mondo che crede di non averne alcuno. Un assoluto che si rivela nel fatto che nessuno desidera o osa prendersela con esso. Nessuno si sogna di “decostruirlo”. Un valore assoluto che è apparso dentro la storia sovrastando tutte le opposizioni. Un valore che irresistibilmente si impone. Il crollo dei falsi assoluti che costituivano le ideologie sociali e politiche ha sgomberato il terreno e favorito l’avvento diretto di questo vero assoluto. Questo assoluto è

 

LA PREOCCUPAZIONE PER LE VITTIME.

 

Esso può sostenere ogni assalto. E’ l’unico principio invulnerabile a ogni forma di scetticismo. Le prime manifestazioni della “preoccupazione per le vittime” precedono l’Illuminismo e la nascita della scienza moderna di molti secoli, ed erano prima di tutto religiose, come le opere di carità degli ordini monastici che portarono alla creazione spontanea o invenzione di quelli che chiamiamo OSPEDALI. La medesima cosa è vera per i moderni ospedali la cui ispirazione fondamentale appare essere sempre la sollecitudine verso chi è bisognoso di aiuto. Paradossalmente è stato Nietzsche ad aver scoperto l’elemento più caratteristico del nostro mondo, la preoccupazione per le vittime, e a riportarla alla sua vera origine : l’abbandono della violenza religiosa attuata da giudaismo e cristianesimo.

 

Per quest’unica ragione, Friederich Nietzsche, dovrebbe essere considerato il più grande pensatore religioso del XIX secolo.

 

Dio, oggi.ultima modifica: 2012-03-24T14:14:13+01:00da allan11
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