Mimesi (Il Vangelo) 2° parte

 

Potremmo definire *l’eleganza dell’Amore* questa seconda parte, rispetto al concetto prevalente di *sacrificio*, fuorviante e vagamente masochistico, della Passione e crocefissione di Cristo, e di come questa, abilmente, sconfigga il male della violenza alla radice.
Quel male, cioè, che nella violenza del “sacrificio umano” dava sì un appagamento temporaneo di pseudo-pace al gruppo sociale, ma che restava comunque vincente nella sua modalità sempre e comunque cruenta.

Viceversa, nell’eccezione cristiana, quello che avrebbe dovuto e potuto essere solo l’ennesimo “capro espiatorio” in tutto e per tutto simile ai precedenti, grazie alla mancata *UNANIMITA’* del gruppo sociale, criterio fondamentale per il buon funzionamento della logica sacrificale, si è trasformato in un *MARTIRIO*, innescando così per la prima volta nella storia dell’uomo, la ben nota reazione a catena che questo comporta, e cioè la sconfitta di chi ne era l’autore.
http://web.mclink.it/MH0077/recensioni/girard_vedo_satana_cadere.htm

Tutto ciò avviene, sia ben chiaro, non per masochistico desiderio della vittima, ma solo perchè inevitabile mezzo di resistenza radicale al suddetto male, definibile in modo interscambiabile come violenza o Satana, e contemporaneamente unico mezzo per salvare altri, tutti gli altri dalla perpetuazione di quella malvagia dinamica.
Ecco perchè la vera essenza della Croce non è il “sacrificio”, termine irrimediabilmente compromesso dall’uso fattone sino a quel momento, ma quell’*opera di Amore*, quell’*eleganza dell’Amore* suddetta.

Certo, si osserverà,…”..ma il pensiero cristiano, oggi, è superato…il mondo è sempre più desacralizzato….che importanza può avere oramai tutto ciò !?!”

Non è difficile rispondere.
Basta una sola e semplice parola:
*SENSO*

Per chi si accontenta di vagare nell’insensatezza, in quel *nichilismo conoscitivo* a cui non trova nulla di meglio a cui approdare tutto il pensiero contemporaneo e si rifiuta di gettare un minimo sguardo in profondità, nell’unica direzione da cui potrebbe ancora venire un senso,…certo, non può avere nessuna importanza quanto detto finora.

Si dirà allora giustamente che siamo stati noi a volere tutto questo,; il contesto in cui viviamo siamo stati noi ad elaborarlo.
Volevamo che la nostra dimora ci fosse lasciata libera da qualunque “padrone”, fosse puranque Dio.
Ebbene,…CI E’ STATA LASCIATA !!
Questa terra è oramai solo nostra.

Certo, se avessimo scacciato solo Dio, sebbene parrebbe più essersene andato da solo visto che chi lascia *Testamenti vecchi e nuovi* non pare aver intenzione di trattenersi a lungo, ma tant’è, raccontiamocela pure, ma il problema è un altro.
E’ che ci siamo tenuti solo il peggio:tutta la violenza, il male stesso scacciandone solo l’antidoto !!

In un mondo sempre più desacralizzato, solo la minaccia permanente di una distruzione totale e immediata impedisce agli uomini di distruggersi tra loro. E’ sempre e solo la violenza, insomma, che impedisce alla violenza di scatenarsi, procastinandola solamente.
Ma la pax nucleare è fragile, basta un terrorista a farla implodere.

Poi abbiamo grossi problemi anche senza un eventuale disastro nucleare:
Ecologicamente non siamo messi benissimo !

E dell’Eugenetica, inoltre, vogliamo pensare proprio che il problema si limiti gli OGM e forse non è ben più preoccupante quella *manipolazione della vita umana* di quella vegetale ?

Certo, non possiamo però ancora fingere con noi stessi per molto.
Il pianeta intero si ritrova di fronte alla violenza in una situazione paragonabile a quella dei gruppi umani più primitivi, con l’unica differenza, però, che questa volta ciò avviene *con cognizione di causa*; non abbiamo più risorse sacrificali e malintesi sacri per stornare da noi questa violenza. Abbiamo oramai avuto accesso ad un grado di coscienza e di responsabilità mai raggiunto dagli uomini che ci hanno peceduto.
E come vogliamo chiamarlo tutto questo ?
Elegantemente “Le retour du tragique”, il ritorno del tragico, come cita J-M Domenach, in franco-filosofico-greco-chic…o più terra terra *Apocalisse”, come da sempre ne hanno parlato Bibbia e Vangelo ?
Sì, perchè, non è bello da rilevare, né piacevole, ma c’è da dire che il cristianesimo aveva già messo in preventivo, fin dall’inizio,la sua sconfitta, con buonapace degl’ultimi arrivati.

Un’ultima precisazione, però:
Detta Apocalisse non sarà come permane ancora nella mente degli stolti, un opera divina.
NOoooo….
Quel Dio è morto !
Ce la procureremo noi, se non invertiremo la rotta, purtroppo
E non è una malaugurante profezia.
Per i terrori apocalittici non c’è niente di meglio, oramai, che la lettura dei giornali quotidiani !!!

In realtà, gli uomini, in questi duemila anni non sono cambiati affatto, ed è questo che rende la nostra situazione pericolosa.

O rinunciamo alla violenza, oppure la violenza smisurata che scateneremo rischia di annientarci tutti.
http://www.adelphi.it/libro/9788845923074

Non è più una questione di “fede”
E’ solo una questione di *ragione*
e di chi non rinuncia ad usarla.
Nient’altro !

Mimesi (Il Vangelo) 2° parteultima modifica: 2011-10-25T19:24:00+02:00da allan11
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