Archivio mensile:settembre 2011
Psicologia del profondo & religione
L’ordre du coeur
Ridotta all’alternativa tra dovere e piacere, l’etica si riduce solo a *risentimento*, la tensione, cioè, tra il desiderio e l’impotenza, che in nome del dovere isterilisce e blocca la pienezza e la gioia della vita. Contrariamente alla cervellotica costruzione astratta di un *a-priori formale* esiste anche un ben più concreto *a-priori materiale* frutto non di una masturbatoria attività teorica ma … Continua a leggere
Abeti…& ebeti
«Se fosse dato ai nostri occhi terreni di vedere nella coscienza altrui, sigiudicherebbe molto più sicuramente un uomo da quel che sogna, che da quelche pensa»(I miserabili, Victor Hugo) Il dualismo tanto decantato e presente nell’uomo fra il suo credersirazionale e contemporaneamente sentimentale, cioè fra il suo pensiero e ilsuo sentire, ha origini lontane nella storia della cultura occidentale. Già … Continua a leggere
Lo Zen cristiano
“Il dissidio tra giusto e ingiusto è la malattia della mente” recita un koanzen.Per anni, prendendolo letteralmente, mi son guardato bene dal ragionare neitermini di giusto e ingiusto, poi, un giorno ho letto da qualche parte chenon stava tanto a significare questa unica dicotomia, ma tutte le dicotomie: giusto-ingiusto, bello-brutto, bene-male eccetera. Il principio che ne stà alla base è … Continua a leggere
Bergman & Severino
http://www.vimeo.com/28536582 Il protagonista del film è il tempo, permeato dalla paura dei cambiamenti, e della morte, caratterizzato dalla maschera che l’uomo indossa, aspirando alla perfezione di un Titano o di un Superuomo, per sfuggire alle sue de…stabilizzanti crisi esistenziali. Il film guida alla consapevolezza che solo l’affetto di chi ci ama può salvarci dal tedio della solitudine e del Mistero, … Continua a leggere
Shakespeare & philosophy
Il discorso religioso
La conoscenza del tipo di discorso, del loro funzionamento e dei loro usi, serve a porre ordine nell’umano discorrere e, contemporaneamente, a proteggere l’individuo e la sua libertà dallo sfruttamento che di lui potrebbero fare altri; basti pensare alla pubblicità o alla propaganda politica, ad esempio. Il discorso va quindi valutato attraverso due parametri :“A quale scopo ?” : USO … Continua a leggere