L’ordre du coeur

Ridotta all’alternativa tra dovere e piacere, l’etica si riduce solo a
*risentimento*, la tensione, cioè, tra il desiderio e l’impotenza, che in
nome del dovere isterilisce e blocca la pienezza e la gioia della vita.

Contrariamente alla cervellotica costruzione astratta di un *a-priori
formale* esiste anche un ben più concreto *a-priori materiale* frutto non di
una masturbatoria attività teorica ma di quel *pensiero affettivo* imposto
dalla psicoanalisi
http://lasottoculturadelrelativismo.myblog.it/archive/2010/06/07/inconscio-affettivo-e-inconscio-cognitivo.html
e anticipato nella *intuizione emozionale* di Max Scheler.
In altri termini l’uomo, prima di pensare sente il valore delle cose; valore
che non deve riprodurre ma solo scoprire, con la pancia, direbbe un
buddista:

“Esiste un modo di esperienza i cui oggetti sono inacessibili
all’intelletto: questo nei loro confronti è così cieco come l’orecchio e
l’udito nei confronti dei colori; tale modo di esperienza ci mette di fronte
a degli oggetti autentici e all’ordine eterno che c’è fra loro, cioè ai
valori e alla loro gerarchia.”

Per quale ragione, ad esempio, una Ferrari è un bene ?
Non certo per il solo fatto di essere una macchina, ma per la sua utilità
particolare e la sua bellezza.
E’ il suo “valore” che la fà unica, la sua *essenza* artistica, coglibile
*intuitivamente* e soprattutto *emozionalmente*

Ma questo, quegli straccioni dei filosofi kantiani, non potranno mai capirlo !!

L’ordre du coeurultima modifica: 2011-09-14T13:28:23+02:00da allan11
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