“Il dissidio tra giusto e ingiusto è la malattia della mente” recita un koan
zen.
Per anni, prendendolo letteralmente, mi son guardato bene dal ragionare nei
termini di giusto e ingiusto, poi, un giorno ho letto da qualche parte che
non stava tanto a significare questa unica dicotomia, ma tutte le dicotomie
: giusto-ingiusto, bello-brutto, bene-male eccetera.
Il principio che ne stà alla base è che per recuperare il Nirvana, l’unità
con il tutto, la via per raggiungerlo è nel superamento degli opposti,
essenza del divenire, a cominciare dal linguaggio stesso, ragione per cui la
tecnica zen evita il discorso logico mirando all’intuizione, ragione della
particolare struttura dei koan
Ora, non sarebbe molto importante questa disquisizione buddista se non fosse
che…«La politica è la continuazione della guerra con altri mezzi».
La politica, ben lungi dal contenere la guerra, la insegue – secondo la
logica della conflittualità violenta.”
La guerra, detto ancor più semplicemente, non è che la conseguenza numero
uno di tutte le dicotomie e la politica, lungi dall’esserne il rimedio, non
è altro che ciò che le spiana la strada .
Non ci rimane altra strada quindi che diventare tutti buddisti ?
No, c’è un principio occidentale che già li contiene tutti, quelli
orientali, con tutta la loro profonda saggezza:
“Ama il tuo nemico”
La più radicale risposta a tutte le dicotomie senza nessun bisogno di
espatriare !!
La cosa profondamente stupida è invece che l’occidente pensa di risolvere il
problema della guerra con la politica
Idiozia suprema essendo composte entrambe della medesima essenza
Certo è che tra Illuminismo e Illuminazione…c’è un abisso !!