Ragione & Potere

Spesso il razionale viene identificato con il dimostrabile, ma non è vero
che ragionevole sia identico a dimostrabile
La capacità di dimostrare è un aspetto della ragionevolezza, ma il
ragionevole non è la capacità di dimostrare

Il ragionevole neppure si identifica con il “logico”
La logica è un ideale di coerenza : ipotizzate delle premesse, svolgetele
coerentemente e avrete una “logica”
Se le premesse sono errate la logica perfetta darà una risposta sbagliata

Il problema davvero interessante per l’uomo non è la logica -gioco
affascinante-; non è la dimostrazione -invitante curiosità-: il problema
interessante per l’uomo è aderire alla realtà, rendersi conto della realtà.
E’ dunque una COGENZA (qualcosa che costringe), non una coerenza.

La capacità di logica, di coerenza, di dimostrazione non sono altro che
strumenti della ragionevolezza, strumenti al servizio di una mano più
grande, dell’ampiezza di un DESIDERIO che li utilizza

Alla radice, comunque, il problema sta nel concetto di *ragione*
Ragione è apertura alla realtà, capacità di afferrarla e affermarla nella
totalità dei suoi fattori, e non solo “misura” delle cose, fenomeno che si
avverte quando c’è una diretta dimostrabilità.
E’ , in altri termini,  la differenza tra  *comprendere* e *capire*
Ma qui è importante avere il pieno possesso delle parole che si usano e le
differenze che in esse si nascondono

Comprendere deriva da cum-prendere, prendere con, *fruire*
Capire, da “capio” , impossessarsi, possedere, sedere sopra,
…”carpire”…., significa invece *utilizzare*
Tra queste due parole, fruire e utilizzare, passa quindi la stessa
differenza che c’è tra il desiderio di un uomo che  accoglie dentro di sè
quell’infinito che supera di gran lunga la sua misura. e quella di colui che
guarda l’infinito, superbamente,  dall’alto della sua misura, del suo
potere,
Il primo concepisce la ragione come *relazione*, il secondo come *possesso*
Il primo pensa nei termini di  io-tu, fruizione
Il secondo io-esso, possesso

Per fare un esempio è come la differenza che c’è tra il bambino  come
soggetto di una relazione e quindi qualcosa che nasce da una relazione ma
che si compie con una vita propria che va oltre quella relazione e il
bambino come purtroppo è spesso concepito oggi, cioè come un oggetto del
proprio bisogno (figlio perfetto, come Diritto ecc)

E’ sempre la stessa malattia del desiderio esposta nel mio post precedente :
“Metanoia”

Ragione & Potereultima modifica: 2011-04-19T18:44:41+02:00da allan11
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