Hybris

L’ego-centrismo infatti è un errore intellettuale, perché nessuna creatura
vivente è in verità il centro dell’universo; ed è un errore morale, perché
nessuna creatura vivente ha diritto di agire come se fosse il centro dell’universo.
Non ha diritto di trattare le creature sue simili, l’universo e Dio o la
Realtà assoluta come se esistessero semplicemente per soddisfare le
richieste di una creatura ego-centrica. Persistere in questa erronea fede e
agire in base a essa è appunto la colpa che nel linguaggio della psicologia
greca è chiamata hybris; e hybris è anche l’orgoglio smodato, criminale e
suicida che conduce Lucifero alla caduta (come la tragedia di vivere è
presentata nel mito cristiano).
Dato dunque che l’ego-centrismo è sia una necessità di vita sia, ad un
tempo, un peccato che comporta una nèmesi, ogni creatura vivente si trova in
un dilemma per tutta la durata della sua esistenza. Una creatura vivente può
mantenersi in vita solo se, e fino a che, riesce a evitare il suicidio
tramite la auto-affermazione, e l’eutanasia grazie alla rinuncia al sé.
La via mediana tra i due rischi è stretta come la lama di un rasoio e il
viandante deve mantenere l’equilibrio resistendo costantemente alla
fortissima tensione di due poli che lo attraggono verso l’abisso, tra i
quali deve a fatica aprirsi la via (p. 18 s.).

La via di mezzo sembra dunque, nonostante la difficoltà di percorrerla,
quella che consente di rimanere vivi, evitando, da un lato, il suicidio
della dismisura e, dall’altro, l’eutanasia della rinuncia.

Hybrisultima modifica: 2010-12-22T20:39:54+01:00da allan11
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