Dalla Logica alla Psicoanalisi

Ovvero da Hegel a Freud

http://tinyurl.com/33ypb8w

…poichè in Hegel c’è una “spaccatura” tra “il pozzo e la piramide” che da
origine a un SEGNO ARBITRARIO ed eterogeneo e quindi ad una astrazione senza
fine.

Nella Psicoanalisi, invece, il SIMBOLO esprime un “ACCORDO parziale”, tra
forma e significato, e un “disaccordo parziale”, e proprio per questo è
AMBIGUO.

Il SEGNO è invece ARBITRARIETA’ INDIFFERENTE

Detto ancor più semplicemente mentre il primo, Hegel,, infatti afferma:
“Il linguaggio di scrittura GEROGLIFICA richiederebbe una filosofia tanto
stazionaria quanto è in generale la cultura cinese é… il leggere
*geroglifico* è per se stesso un leggere sordo e uno scrivere muto”

…. invece il secondo, Freud, viceversa scrive:
“Pensieri onirici e contenuto onirico manifesto stanno davanti a noi come
esposizioni del medesimo contenuto in due lingue diverse […]
Una volta conosciuti, i pensieri del sogno ci riescono senz’altro
comprensibili. Il contenuto del sogno è dato, per così dire, in una
scrittura GEROGLIFICA [Bilderschrift], i cui segni vanno tradotti, uno per
uno, nella lingua dei pensieri del sogno.”

Non è quindi PROPRIO una scrittura *geroglifica*, o cinese, che può quindi
restaurare i diritti della sensibilità e dell’immaginazione contro la
sterilità di un pensiero astratto che vive oramai solo nell’imbalsamazione e
mummificazione retorica ?

Concludendo con le parole di Antonin Artaud:
“Non si tratta di sopprimere la parola articolata, ma di dare alle parole
all’incirca l’importanza che hanno nei sogni”
Quasi nulla, praticamente !!

Dalla Logica alla Psicoanalisiultima modifica: 2010-12-22T19:10:12+01:00da allan11
Reposta per primo quest’articolo