La crisi del relativismo culturale

Sfogliando il Corriere della Sera di ieri, 20 Settembre, si possono notare
almenno tre articoli concatenabili, tutti significativamente nella prima
pagina, che mettono in luce, da angolazioni diverse, la profonda crisi di
quel “relativismo” che vorrebbe ergersi ad unico baluardo della ragione
declassando il resto a banali emozioni.

1° In Svezia l’estrema destra arriva in parlamento
http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/20/Svezia_estrema_destra_arriva_Parlamento_co_9_100920006.shtml

2° La solitudine dei numeri due
http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/20/SOLITUDINE_DEI_NUMERI_DUE_co_9_100920003.shtml

3° Il Pomtefice e i relativisti. Riflessioni sulla visita
http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/20/Ecco_perche_combatte_relativismo__co_9_100920022.shtml

Cos’hanno in comune questi tre articoli ?
L’agonia del post-moderno.

Partiamo dal terzo articolo, che, per inciso, notavo vi faceva riferimento
Loris, anche se per ragioni diverese.

“Ma per instaurare qualunque tipo di dialogo con gli eredi dell’ illuminismo
a oltranza occorrerebbe in primo luogo far capire loro che la ragione ha due
forme molto differenti. La prima è quella che potremmo chiamare scientifica,
la seconda filosofica o metafisica. La prima è delimitata dall’ ambito dell’
oggetto che indaga e dalle leggi determinate che lo riguardano. Questo tipo
di ragione non desidera colloquiare. La seconda, quella filosofica, invece,
non è chiusa a determinati ambiti del reale ma affronta problemi – dicevano
i greci – dell’ intero, della totalità del reale “

A questo punto possiamo collegarci al secondo di questi articoli, dove Galli
della Loggia sottolinea la frantumazione, in politica, conseguente a
quell’esclusivo modo di intendere la ragione e che relega ad opinioni tutto
il resto, che sappiamo bene da quale matrice filosofica deriva

“A sinistra, invece, sembra prevalere su tutto la passione del proprio
particolare punto di vista (di Rifondazione, Italia dei valori, Grillini,
Verdi, ecc. ecc.). Vincere è importante, sì, ma a patto che ogni particolare
punto di vista abbia modo di sopravvivere e di poter dire la sua da pari a
pari con gli altri
Dunque senza riconoscere alcun capo: al massimo un leader elettorale”
[…]
C’ è infine un terzo motivo, riconducibile in generale alla cultura
maggioritaria nel popolo di sinistra. È il forte elemento antigerarchico
presente in tale cultura “

A questo punto possiamo arrivare al terzo, ma in realtà primo per
eclattanza, articolo ove ci si stupisce dell’ascesa della destra estrema
pure in Svezia; e il soloncino di turno, tale Dominique Maisi, politologo e
professore di qua e di la dell’oceano di relazioni internazionali…sic….
http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/20/Occidente_chiave_del_voto_ora_co_8_100920026.shtml
…ci spiega il tutto, con un implicito disprezzo, diagnosticandoci che “la
chiave di tutto è la paura”.

Ora, ma è poi proprio una colpa avere paura dell’incapacità dei propri
governanti ?
Qualche dubbio che il multiculturalismo sia in crisi per sue intrinseche
responsabilità è fuori discussione ?
O ancora in altri termini.
Se la nave non dico affonda, ma è in rotta di collisione con un iceberg di
mastodontiche dimensioni, è colpa dei passeggeri o del comandante ?
E. inoltre, quanto è meschino che alcuni marinai, galoppini del comandante,
colpevolizzino i passeggeri invece che sé stessi, il loro comandante e il
demenziale modo di condurre la nave ?
Comandante che ha un preciso nome e cognome:
RELATIVISMO CULTURALE

E anche due genitori:
Quel modello anglo-americano che di fronte all’ipotesi di una tassazione
mondiale su tutte le transizioni finanziarie proposto da Sarkozy glissa per
amore delle proprie sacre banche, totem di quella Religione civile là nata
che scambia i dollari per santini solo perchè sopra portano la scritta. “In
God we trust”, dove cioè Dio deve restare rigidamente confinato nel privato
che nel pubblico Mammone deve imperare tranquillo che, guai mai, ne va della
sacra democrazia….tanto perbenino…tanto elegantina….tanto a modo.
Mavaff******….altro che “paura” !!!

La crisi del relativismo culturaleultima modifica: 2010-11-02T15:48:51+01:00da allan11
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