L’Essere non è una rondine

Sottotitolo:
Sofisticata ma pur sempre “rimozione”

Dopo una stimolante discussione con l’androide Q , attraverso il suo “Sancho
Panza”,  questi asseriva di credere solo

> Io, in quanto qf, e in quanto pertavoce del mio amico androide Q, non ho
> altro da aggiungere. Di “verità ontologica” ce n’è una sola: principio di
> non-contraddizione/identità.
> Il resto è solo verità logica. Oppure è fantasia.

…al chè vado al mare ove mi imbatto a “very cheap price” in Heidegger e il
suo “Il principio di ragione” dove, citando Leibniz dice:
“duo sunt prime principia….” vabbè passo subito alla traduzione: “DUE sono
i principi supremi di tutti i procedimenti dimostrativi: il principio –
ovviamente – di non-contraddizione e il principio raddensae rationis.
Il secondo dei due principi nominati dice: quod omnis veritatis reddi ratio
potest; “di ogni verità (cioè, secondo Leiniz, di ogni proposizione vera)
può essere resa ragione, può essere fornito il fondamento
[…]
La tesi del fondamento intesa come principio di ragione sufficiente è
quindi, per Leibniz, il principio del fondamento CHE VA fornito
[…]
DUOBUS utor in demonstrando principies
“Nel dimostrare uso due principi”
Leibniz  intende il principio di non contraddizione e il principio di
ragione sufficiente

Ora non sto ad elencarvi tutti i passaggi ma, tradotto in soldoni, si sta
parlando dell’ESSERE
E’ Heidegger che parla, riportando Leibnitz, e quindi non ci vuol molto a
capirlo.

Bene
Vi dicevo di queste piacevoli letture al suono del frangersi delle onde
quando, tornando a casa, trovo subito una frasetta del “Boy” che mi colpisce
alquanto:

“thisDeadBoy” ha scritto nel messaggio

> Se non si riconosce il primato dell’essere, dei suoi principi; se si
> sostituisce un tale primato con quello dell’azione, del desiderio o
> dell’intuizione affettiva; se si afferma che all’inizio sta l'”esistenza”
> aperta, indefinibile e quindi in se stessa priva di un’oggettiva essenza o
> natura, che comparirebbe, in ogni caso, soltanto in seguito, semplicemente
> non si può fare teologia, perché sarebbe impossibile pensare.
> Vengono in mente due limpidi testi di san Tommaso, in accordo con
> Aristotele: “L’essere di una cosa, non la sua verità, causa la verità
> dell’intelletto” (Summa Theologiae, i, 16, 1, 3m); e: “Ogni cosa è
> conoscibile nella misura in cui partecipa dell’essere” (ibid., 3, c.). Non
> è il caso di ricordare che la perdita del senso del ridicolo è arrivata a
  far parlare della “morte” di Dio o di Dio senza l’essere.

Al chè non mi lascio sfuggire l’ occasione di rispondere immediatamente,
usufruendo delle fresche e salmastre letture, e dimostrare tutta la mia
vanitosa erudizione:

“Il principio di ragione, la tesi del fondamento dice : nihil est sine
ratione. Si traduce: niente è senza ragione, senza fondamento”

Heidegger
“Il principio di ragione”
Fabbri ed.
pag 15 (in realtà le primissime righe della prima pagina)

Ecco quindi che giungo alle conclusioni:
La frase del “Boy” riportata da San Tommaso, ove afferma l’ “impossibile
pensare” di teologia senza l'”essere”….ecco…..a me pare che vada estesa
alla filosofia tutta che il pensare senza l'”essere” è insensato tradendo
uno dei due principi della ragione stessa.

Non è questione di opinioni
E’ questione di RIMOZIONI, appunto
L’Essere non è una rondine

http://www.youtube.com/watch?v=p2CM6ouNNKw&feature=related

L’Essere non è una rondineultima modifica: 2010-07-30T12:25:28+02:00da allan11
Reposta per primo quest’articolo