SI FA PRESTO A DIRE “POPULISMO”

LA FRENATA

Lo si potrà chiamare “Populismo” o “Nuova Destra”, non cambia nulla, ma siamo di fronte ad una svolta e, visto che siamo in vista di Monza, c’è chi stacca prima e chi stacca dopo.
Ma c’è , comunque, una curva di 90 gradi.
E chi la imbocca prima, vince.
Mentre alcuni l’hanno già fatto, altri si attardano senza capire che il rettilineo del “Progressismo” è terminato.
Quale altra sorpresa riserverà la corsa non è dato sapere.
Ma non è qualcosa che nasce dal nulla e dal solo oggi.
E’ una storia di duecento anni che è giunta al capolinea.
Già allora aveva i suoi fautori come Voltaire e i suoi derisori come Rousseau : “…quei pretesi cosmopoliti che per giustificare l’amore per il genere umano si vantano di amare tutto il mondo per godere del previlegio di non amare nessuno”
O il più severo Burke “La benevolenza che ha origine dal disprezzo non ha niente a che fare con la vera carità”
Sembra che parlino dell’altro ieri ; di “Magliette Rosse” e “Love is love”
Ma tant’è.
Di certo ora c’è solo che “cosmopolitismo”, cittadini del mondo”, spregio per la “tradizione”, la “solidarietà sociale” ed “etnica”, la panacea del “mercato” come pacificatore universale, hanno i giorni contati.
E tenere giù il gas sperando che la strada si raddrizzi miracolosamente porterà solo a schiantarsi contro il guard-rail.

“UMANITA’ CONTRO TRIBU'”

Così titola un editoriale de “La Repubblica” di oggi a firma di tal Nadia Urbinati e dal sottotitolo “Rispondere con diritti e eguaglianza alla politica etnocentrica di destra”
Bene
Già sarebbe sufficiente rispondere con le parole postate ieri di Jean Jacques Rousseau su che cosa intendono, in realtà, costoro per “Umanità” : “…quei pretesi cosmopoliti che per giustificare l’amore per il genere umano si vantano di amare tutto il mondo per godere del previlegio di non amare nessuno”

Ma quello che è deprimente non è neppure e solo quello.
E’ l’ignoranza culturale di costoro, che trasuda da quello che dicono, che è deprimente.
Come è altresì , oltre che stancante, che si considerino, e alcuni li considerino istruiti, costoro, che è deprimente.

Basterebbe aver letto anche questo solo libro
https://img.ibs.it/images/9788854513655_0_0_1656_75.jpg
per sapere come quello in atto sia uno scontro che ha radici storiche lontanissime, ( che già quella citazione di J.J.Rousseau lo dimostra di come sia nata parallelamente al Progressismo stesso ) che qui, di “tribù” di zulù, ci sono solo quegli ignoranti che vorrebbero infangare con le parole la controparte quando, invece, così facendo si “smerdano” loro stessi solamente.
Ma poi non solo
Sono carichi di ODIO a vagonate che PROIETTANO sulla controparte.
Un altro titolo sempre oggi e sempre dello stesso giornale :
Segretario Pd: “Mobilitazione contro esecutivo dell’odio”

Siamo alla psicopatologia più completa
Abbiamo a ché fare, letteralmente, con dei pazzi.
Tanto pazzi quanto spudoratamente ignoranti

Siamo a cavallo !!

AMBIZIONE & ONORE

Pare che i “pidocchietti rifatti” della Sinistra non riescano a concepire altro che l’ambizione della crescita sociale a cui si sono assuefatti.

La gente normale, invece, tiene ben più ad altre cose come “famiglia”, “quartiere”, “rispetto” e “pochi piagnistei”.

Il desiderio di conservare il proprio stile di vita dei secondi supera quello dei primi di ascesa sociale, con relativo bagaglio di fingersi diversi da quello che si è , con tutto il corredo di difetti al seguito, come già esplicitato nel post dell’altro giorno “La nouvelle Versailles”.

LA NOUVELLE VERSAILLES

Forse sarebbe ora che i radical-chic capissero che il problema non è il razzismo né, tantomeno, il Fascismo, ma quello che a moltissime persone interessa maggiormente la propria *famiglia* delle loro “pataccate” da finti colti sprezzanti quanto incapaci di uno straccio di pensiero autonomo che non sia “Governance”, ovvero scodinzolare al primo fischio della Unione Europea.

Mica ci sono ancora arrivati a capire, cazzo, che le zone residenziali da cui prendono, oramai, solo i voti, sono “nicchie” che nulla hanno a ché fare con la realtà dei quartieri dove la gente paga l’affitto o posseggono case sudate con mutui infiniti, e che ora se le vedono strasvalutate quanto schiacciati da una migrazione fuori controllo.

Onestamente, più che starci a discutere con sti’ “pidocchi”, verrebbe voglia di rispondergli a randellate nel collo a questa congrega di rincoglioniti cronici.

IL RICATTO DELLO SPREAD

Scienza e produzione viaggiano in parallelo sulla linea dell’ILLIMITATEZZA sostenendosi a vicenda e , contemporaneamente, come “stralli” di questo Ponte Morandi del Sistema senza che nessuno pensi di rallentare quell’insano traffico.

Lo “spread” pare avere la stessa motivazione di “Atlantia” per non pensare neppure lontanamente di deviarlo ne fare alcunché se non proseguire come niente fosse nonostante i sempre più forti scricchiolii.

Il riconoscimento dei propri limiti morali e materiali è completamente ignorato da questo cieco sistema Progressista
Tutto deve continuare uguale

Lo “spread” ha la stessa funzione del pedaggio di “Autostrade per l’Italia”. Solo a quello si prestava attenzione finché non è crollato tutto

Andiamo pure avanti così.
Finché dura

SI FA PRESTO A DIRE… “POPULISMO”

“I legami di parentela e del matrimonio creano degli obblighi che vanno oltre le considerazioni di vantaggio personale e non possono essere soddisfatti semplicemente da un programma di pagamenti predefiniti. Al contrario il mercato – che non ha rispetto per le persone – riduce gli individui ad astrazione ed anonimi compratori e venditori, i cui impegni reciproci son definiti esclusivamente dalla capacità economica.
La famiglia dipende da un’attiva vita di comunità, mentre il mercato distrugge la comunità.
La logica del mercato si riduce alla sola idealizzazione dell’uomo capace di guadagnare; ricerca di profitti rapidi; concorrenza febbrile ; con la conseguente creazione di immensi imperi economici assolutamente incontrollabili dal potere locale, statale e nazionale.”
Forse sarebbe ora di accorgersi che è di questo che la gente è stanca.
O no ?!

L’incapacità di andare oltre i cliché dell’edonismo, il permessivismo e il relativismo morale dovrebbe spingere a tentare una analisi più penetrante della cultura contemporanea.

“Il problema non è il razzismo o se odio i neri.
Odio il fatto che mi costringono a guardarmi alle spalle”

I “Calendiani”
Questi neo-stalinisti conservano le abitudini intellettuali del marxismo. Chi si è intellettualmente nutrito di quelle teorie non ha mai abbandonato l’idea di una nuova classe al potere, se non altro per sostenere l’idea che hanno di se stessi come di un gruppo di devoti alla verità, e la trovano ora, morta la “classe operaia”, nella nuova classe degli artefici della “rivoluzione manageriale”

SI FA PRESTO A DIRE “POPULISMO”ultima modifica: 2018-09-05T12:44:37+02:00da allan11
Reposta per primo quest’articolo