TECHNE

La gente mangia “Bio” ma pensa “Techne”
Non si spiegherebbe diversamente l’indifferenza per quel *Gender* dove si lasciano tranquillamente bombardare di ormoni bambini disorientati nelle loro identità da genitori imbelli e incoscienti o la passività dei più per il business sulla procreazione tutta e solo frutto di *eterologa* e affini (prelievi di ovociti, innesti in altri uteri eccetera); tecnica allo stato puro, cioè. L*omosessualismo* stesso, senza l’ausilio della tecnica, non sarebbe altro di quello che è sempre stato e le decine di declinazioni della sessualità senza operazioni chirurgiche di ricostruzione artificiali di organi sessuali, seni e volti non lascerebbe nessuno spazio ai deliri più astrusi e insensati. L’Omogenitorialita stessa e/o la genitorialita’ dei singles non potrebbe esistere.
Se poi a tutto questo aggiungiamo il parlare del *linguaggio* come se fosse il solo artefice delle trasformazioni quando, alle sue spalle, la tecnica prosegue indisturbata a fare, lei sì, il bello e il cattivo tempo, beh, direi proprio che la gente dorme un bel sonno profondo…e, magari, sogna vegano.

“PENSIERO TECHNO ” : IL NUOVO
“Rispetto alla memoria storica, la memoria della tecnica, essendo solo *procedurale*, traduce il passato nell’insignificanza del ” superato” e accorda al futuro il semplice significato di “perfezionamento” delle procedure”

PENSIERO TECHNO : LA PSICOLOGIA
“Egemoni diventano nell’età della tecnica quelle *psicologie dell’adattamento* il cui implicito invito è quello di essere sempre meno se stessi e sempre più congruenti all’apparato. Non diversamente si spiega il declino della psicoanalisi come indagine del proprio profondo e il successo del cognitivismo e del comportamentismo. Il primo per aggiustare le proprie idee e ridurre le proprie dissonanze cognitive in modo da armonizzarle all’ordinamento funzionale del mondo; il secondo per adeguare le proprie condotte, indipendentemente dai propri sentimenti e le proprie idee che, se difformi, sono tollerati solo se confinati nel privato e coltivati come tratto “originale” della propria identità, purché non abbiano ricadute pubbliche.
Si viene così a creare quella situazione paradossale in cui l'”autenticità”, l'”essere se stesso”, il “conoscere se stesso” che, l’antico oracolo di Delfi indicava come la via della salute dell’anima, diventa, nel regime della funzionalità dell’età della tecnica, qualcosa di patologico.
In tutto ciò c’è anche del vero, nel senso che sia il cognitivismo sia il comportamentismo, in quanto PSICOLOGIE DEL CONFORMISMO, assumono come ideale di salute proprio quell’essere conformi che, da un punto di vista esistenziale, è invece il tratto tipico della malattia.
In questo modo le psicologie a orientamento cognitivista e comportamentista perdono il loro oggetto specifico che è la “psiche”, e gli individui “perdono l’anima”, realizzando quell’armonia prestabilita tra “monadi senza porte e senza finestre” senza quella separazione del “dentro” dal “fuori” che consentono di distinguere un individuo da un altro individuo.”

TECHNEultima modifica: 2018-01-10T11:45:49+01:00da allan11
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