ADLER & VAN DE AARDWEG

Omosessualità come «infantilismo psichico»

Adler (1917) fu il primo a mettere l’omosessualità in relazione con un complesso di inferiorità nei confronti del proprio sesso, che quindi nell’ uomo si manifesta come un complesso di mancanza di virilità.
La persona di sesso maschile con tendenze omosessuali è uno che non riesce a riconoscersi pienamente come uomo o ragazzo, perché non si sente all’altezza di questo ruolo; lo stesso vale per la donna lesbica nei confronti della propria identità femminile.
Soltanto chi si sente uomo, ed è felice di esserlo, sarà in grado di sentire coscientemente attrazione per l’altro sesso: il che vale, mutatis mutandis, per la donna.

Omosessualita’, verso la liberazione (di Gerard J.M. van den Aardweg)

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/09/gerard-jm-van-den-aardweg-lispirazione.html

… Nicholas Cummings, ex presidente APA, professore emerito di Psicologia presso l’Università del Nevada, «ha permesso che la correttezza politica trionfasse sulla scienza, sulla conoscenza clinica e sull’integrità professionale. Le persone non possono più fidarsi della psicologia organizzata per parlare di prove, piuttosto ci si deve basare su quel che riguarda l’essere politicamente corretti. Al momento la governance dell’APA è investita da un gruppo elitario di 200 psicologi che si scambiano le varie sedi, commissioni, comitati, e il Consiglio dei Rappresentanti». La principale ricercatrice dell’American Psychological Association che si occupa dei pronunciamenti ufficiali circa l’omosessualità, è Charlotte Patterson, lesbica, convivente e attivista LGBT.

ADLER & VAN DE AARDWEGultima modifica: 2017-07-24T01:19:10+02:00da allan11
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