NIETZSCHE SUL LETTINO

Viviamo in un mondo completamente basato sul pensiero di Frederich Nietzsche; quel “Relativismo culturale” e conseguentemente quel Politically correct, la sua versione americana, che senza di lui non sarebbero mai nati.
Fin qui niente di stupefacente.
E’ andata così e nessuno vuol fargliene una colpa.
La colpa, invece la si vuol qui dare alla cecità e incomprensione dilagante nella cultura contemporanea del suo conflitto con Cristo.
Ci si ferma solo alla superficie.
Nietzsche avrebbe definitivamente squalificato Cristo come solo simbolo di debolezza, impotenza, fallimento e consolazione per tutti gli sconfitti da questa vita.

Ma il punto è che le cose non stanno così banalmente.

Nietzsche nutriva una terribile ambivalenza nei confronti di Cristo.
Lo odiava ma amava anche follemente al punto che in certi suoi deliri se ne proclamava la sua “reincarnazione”..
Ma tutto ciò è stato letto solo come follia, quasi che sulla follia non sia stato detto tanto dall’ottocento in poi.
Quasi che, cioè, la follia venisse ancora letta come semplice “insensato” e non come un “linguaggio” cifrato da decifrare, come da Freud in poi.
Invece no, tutto questo, ancor oggi, viene ignorato e, su questo versante, pare siam restati fermi ad un secolo e mezzo fa.

Ma di che cosa si rendeva conto, inconsciamente, Nietzsche ?
Cosa aveva compreso ma si ostinava a rimuovere perchè poi comparisse in forma delirante da questa forclusione ?
Semplice
Che Cristo radeva al suolo tutto il suo castello di carte !!
Che Cristo, lungi dall’essere quell’impotente che lui diceva che fosse, paradossalmente, era talmente potente che, unico sulla terra a sapervi rinunciare completamente, dimostrava liberamente la sua adesione a un Padre che non era padrone ma la cui Verità egli aveva compreso appieno.
“Che Dio ha scelto quello che il mondo giudica follia per far vergognare i sapienti. Ha scelto ciò che è debole nel mondo per confondere ciò che è forte. Ciò che c’è di più ignobile, di più disprezzato, *ciò che non è* per proclamare la nullità di ciò che è.”
L’esatto opposto della “Volontà di potenza”

Ora, quindi, il lato “folle” di Nietzsche aggiunge un ulteriore sapere alla sua lettura
Nietzsche aveva capito che non era la “Volontà di potenza” l’obiettivo da raggiungere per cambiare il mondo, ma esattamente il suo contrario.
Questo, Nietzsche, però, non poteva ammetterlo
Ed ha pagato con la follia il suo peccato di hybris, di superbia.
E questo folle mondo è sulla sua stessa china.

PS: Quello che mi affascina di Cristo è la sua raffinatezza intellettuale, la sua intelligenza psicologica
La Fede la lascio ai preti

NIETZSCHE SUL LETTINOultima modifica: 2017-07-21T20:40:03+02:00da allan11
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