La tragedia del mondo contemporaneo non è la mancanza di senso, il nichilismo, l’assenza di Dio, del padre, della verità eccetera ma il dilagare del ridicolo
Siamo passati da quello che Del Noce chiamò il “Nichilismo gaio” al “Nichilismo ridicolo”
I gay pride ne sono l’emblema, come , del resto, le nostre reazioni al terrorismo fatte di candeline & Love
La banalità dilaga a partire dalle istituzioni stesse e i suoi rappresentanti
Ridicola è la pomposità delle cazzate che sparano a raffica e senza il minimo ritegno ad alcunché come ridicola è oramai l’autorità stessa dell’istituzione religiosa e i suoi “autorevoli” rappresentanti
Ridicole e pietose sono poi le trasmissioni televisive con i più alti share
La de Filippi e la D’Urso svettano su di un mare di cretini ansiosi di andare a fare compatire pur di comparire ed essere visti
Divi pensionati del porno danno lezioni di vita dai reality condotti da travestiti
Meteore di “zoccolandia” frignano nostalgiche di quando erano in voga
Storiche e prestigiose testate giornalistiche fanno oramai solo concorrenza al gossip della mitica Novella 2000
Chi tromba con chi, quando tromba, hanno trombato, tromberanno ancora gli argomenti di prima pagina
Le “vagues” dei calciatori “maitre a penser” insieme a cretini e cretinette gorgheggianti che parlano di politica, costume, valori come se avessero scritto dei trattati di filosofia analitica e non solo canzonette
L’orrido, il trash, la volgarità, l’ignoranza, la stupidità traboccano da ogni dove e allagano tutto
Una danza macabra di zombie pervade ogni cosa e te la spacciano per allegria e felicità
La tragedia del ridicolo e della banalità sta tutta qui
Pare non resti spazio per nient’altro
Il nichilismo non ha generato superuomini ma solo pagliacci di una tristezza infinita
Dell’antico “phatos” greco è rimasto solo il patetico e il farsi compatire
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