Il principale problema a cui bisognerà reagire nel prossimo futuro, con tutta la determinazione e durezza necessaria, è quello educativo.
Mentre l’Europa pare essersi accorta dell’oscenità delle *schiave della maternità*, lo stesso non si può dire delle linee guida che si prospettano per l’educazione sessuale a venire.
L’equiparazione della sola dimensione *orizzontale* della sessualità (omosessualità) a quella che, viceversa, ne contempla contemporaneamente quella *verticale* che presiede alla figliazione (eterosessualità), apre la strada ad una perversione educativa pedofiliaca inevitabile.
Per questa ragione sarà ancora molto più importante scendere in piazza di quanto lo sia stato per matrimoni gay e omogenitorialità.
Infatti una educazione volta alla esaltazione precoce delle proprie pulsioni *anaclitiche* *pre-genitali*, cioè quando ancora *si appoggiano (anàklitos)* alle funzioni vitali di autoconservazione (Fase orale ecc…) che dal lattante all’infante strutturano l’attività sessuale e che sono esclusivamente volte alla sopravvivenza del corpo custodendone la vita, ma agendovi sopra come se invece non fossero pre-genitali ma vera e propria sessualità genitale, cosa estremamente diversa, si compie un crimine al cui confronto gli *uteri in affitto* son roba da ridere !!
Solo nel secondo tempo della sessualità, infatti, le differenze tra maschio e femmina diventano essenziali.
Ma se modifichiamo questo passaggio smontandone i dispositivi simbolici, le leggi, che ne regolano il funzionamento, in nome di una anarchia folle, e concludessimo che la sessualità serve solo per il piacere e il godimento, come le linee guida europee fanno, il nostro orizzonte diventerebbe mortifero. Li si educherebbe a diventare tutti nichilisti perchè la nostra “moneta vivente” sarebbe interamente spesa nel commercio del godimento senza limiti.
In questo modo si educa solamente a progettare di poter godere del corpo fin dalla più tenera età, fino a farlo morire.
Questo è il crimine che si sta cercando di introdurre con il progetto della *Scuola del rispetto*.
Un progetto che vuol negare il sereno sviluppo di quella *intelligenza pulsionale * della sessualità che è “senza dubbio al centro di tutto ciò che avviene nell’Inconscio” (Lacan)
Per la sessuologia la sessualità è sempre stata solo uno sport , negando e oscurando la sua imprescindibile connessione con la vita psichica, la soggettivazione, l’intelligenza e la vita intellettuale.
Con buona pace anche di tutti coloro che di Freud non hanno mai capito un emerito cazzo e che lo accusano di essere un pansessualista e di proporre una visione materialista dell’uomo, quando invece insiste parecchio sulla connessione tra sessualità e intellettualità.
PEDOFILIA DI STATO
Dunque, ricapitoliamo: l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) invita gli Stati che fanno parte dell’ONU (della quale è un’agenzia) a inserire l’educazione sessuale nelle scuole, suggerendo tra l’altro l’insegnamento della masturbazione ai bambini delle elementari (sì, sembra una bufala, ma purtroppo non lo è). La deputata socialista portoghese Estrela propone più o meno la stessa cosa in un suo “rapporto” al Parlamento europeo. Allora cosa ci stiamo a raccontare che la pedofilia è l’ultimo tabù rimasto? Cosa ci stiamo a scandalizzare per i pedofili se è il Potere stesso a farsi pedofilo (salvo poi strapparsi le vesti ipocritamente per gli indegni abusi sessuali di preti senza fede e dignità)? E cosa sarà l’insegnante di masturbazione nelle scuole elementari se non un pedofilo di Stato?
Martino Mora