SALLY

Erano passati alcuni mesi da allora. Tommy aveva ora quasi quindici anni. Mancavano anzi solo pochi giorni al suo compleanno che, come sempre, avrebbe festeggiato con tutti i suoi amici del quartiere.
Anche quel nuovo arrivato da quelle parti, Truman, la cui famiglia si era trasferita la dal Wisconsin recentemente, sarebbe sicuramente venuto.
Aveva presto fatto amicizia con tutti con quel suo modo di fare gentile, dolce e sempre disponibile.
Molto curato nel vestire e con quei capelli sempre perfettamente pettinati non sembrava uno di loro.
Ma forse chiunque del Wisconsin sarebbe stato sempre troppo raffinato per quel sobborgo del sud.
Ma però era vero che Truman era diverso.
Si sentiva un ragazzo, ma non lo era.
Si vestiva come loro ma non era uno di loro.
Solo quando era solo tornava se stesso.
O per meglio dire se stessa.
Non le interessava la realtà ma solo il piacere.
Ma nessuno le aveva mai imposto alcunché, del resto.
Ogni suo capriccio era sempre stato un ordine per i suoi genitori.
Nessuno le aveva mai detto che non era onnipotente, e lei non faceva altro che proseguire per la sua strada. E nonostante questo tutto ciò non la gratificava mai abbastanza.
Non provava sentimenti per nessuno e gli andava bene qualunque amico proprio per questa ragione.
Non avere un anima ha i suoi vantaggi.
Non li vedeva neppure, infatti, dietro quella maschera di gentili maniere stereotipate tali a quelle di quella madre che non c’era mai per lei o quel padre sempre in viaggio.
Sally era il suo vero nome che odiava.
Avrebbe voluto essere un maschio perché si accorgessero di lei.
Ma accettarono con un sorriso anche quello.
Erano moderni i suoi genitori.
Sally non avrebbe voluto esserlo, ma non lo sapeva neppure.
Non si era mai chiesta qualcosa.
Guardava solo fuori di sé e mai dentro.
Così, anche lei, come loro, si adattò a questo nuovo gioco di società dove l’unica meta era farsi da sé.
Il vecchio “self made man” in versione postmoderna, e che lei aveva preso alla lettera che era l’unica legge di quella famiglia conformista quel tanto che bastava per vivere solo di apparenze.
Non avrebbe mai voluto assomigliare a loro, e non si accorse di essere diventato solo un loro clone.
Solo l’immagine era importante.
E anche lei era diventata solo immagine.
Ma era l’unica cosa che sarebbe potuta diventare con quei due genitori così ignari di quel “The Truman Show” nel quale si muovevano.
Ma lei era stata ancora più brava.
Era diventata Truman in persona !!

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SALLYultima modifica: 2016-09-23T21:49:17+02:00da allan11
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