DA DOVE VENGO ?

Quel mattino, Tommy, si alzò molto presto.
Non riusciva a dormire.
Un brutto sogno lo aveva turbato. L’alberò di fianco a casa, era caduto distruggendola completamente.
Disperato non vedeva più nessuno della sua famiglia.
Poi trovò sua madre tra le macerie. Era ancora viva.
Ma ora i ricordi si annebbiavano, sfuggivano, si dileguavano.
Ricordava solo di averle urlato qualcosa ma non che cosa.
Si alzò e andò a fare colazione.
Era appena giorno. Tutto era ancora avvolto dal silenzio.
Solo il gatto si accorse di lui reclamando il suo cibo per poi tornare a raggomitolarsi nella cesta di vimini.
Anche Tommy avrebbe voluto fare altrettanto ma era troppo turbato da quell’incubo che gli pareva contenesse una qualche verità che lo riguardava e che era molto importante.
Ma la notte, dall’altro lato di quel sogno, lo tirava nell’oblio quanto Tommy e più di Tommy alla coscienza.
Restava solo quella triste sensazione di sconforto quasi non fosse stato solo un brutto sogno ma qualcosa di reale.
Eppure lo sentiva che c’era qualcosa di più che solo quella spiacevole emozione.
Poi, improvvisamente, un frammento di sogno gli tornò chiaro alla mente.
Quell’albero che era caduto sulla sua casa, non era un albero vero.
O meglio, era vero, ma era strano.
Era come se fosse stato appoggiato li, su quel prato, da qualcuno.
Certo era enorme ma non era normale.
I sogni son capaci di dipingere una realtà impossibile, senza logica, insensata.
Sì, perché quella grande quercia che era lì da sempre, o almeno era tale per quanto lo riguardava visto che era stata piantata alla sua nascita, era sì viva e vegeta con la sua grande chioma di foglie, ora, ma non poteva essere così, sebbene lo fosse.
Era un albero reciso alla base e solo appoggiato sul prato :
non aveva radici !!
Ed era per questa ragione che era crollato tutto d’un tratto, senza una spiegazione apparente, sulla sua casa.
Tommy aveva quattordici anni.
Quell’età difficile dove senti che l’infanzia è finita e la gioventù deve ancora arrivare.
Quella “terra di mezzo” dove le domande iniziano ad essere molto di più delle risposte.
Sua madre, Genny, l’aveva tanto desiderato, con tutte le sue forze, e questo amore aveva sempre pensato che bastasse.
Una inseminazione artificiale aveva fatto il resto.
Lei e Molly l’avevano tirato su come il loro bambino.
Ma ora questo tempo era terminato e Tommy aveva iniziato a confrontarsi con i suoi coetanei.
Vedeva che il loro mondo era diverso dal suo.
Vedeva quei padri che li venivano a riprendere a scuola.
E lui non capiva perché aveva tanta voglia di piangere
Fu mentre vagava in quei pensieri che, d’improvviso, si ricordò di quello che, urlando, nel sogno aveva chiesto alla madre :
“DA DOVE VENGO ?”
E ora capiva anche, con il volto rigato di lacrime, che quell’albero senza radici era lui stesso !

DA DOVE VENGO ?ultima modifica: 2016-09-22T04:33:07+02:00da allan11
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