LA BOIATA DELLA “ETEROSESSUALITA’ RELAZIONALE”

Devo ammettere che la fantasia delirante dei miei “colleghi” prostituitisi al Sistema per il vil denaro è veramente allucinante e supera di gran lunga la mia immaginazione di quanto fossero deficienti.
Ora, dopo la gratùita derubricazione dell’omosessualità dal novero dei “Disturbi della personalità”, cosa avvenuta per votazione, vediamo di non dimenticarcelo, e non da un dibattito scientifico come sarebbe logico aspettarsi, ecco quindi che ora, conseguentemente, ti aboliscono anche la “famiglia disfunzionale” che, fino a prova contraria, che geneticamente non ce ne sono, è l’unica spiegazione per questa “inversione genitale” come è sempre stata definita da Sigmund Freud.
Ma dal momento che si pretende l’omosessualità come “normale variante della sessualità”, ovviamente decade anche la sua causa, e quindi una famiglia con un padre femminilizzato e una madre virago diventa anch’essa normale.
Sorvolando sull’ovvia baggianata del tutto ci ritroviamo quindi che “Famiglia disfunzionale” ha assunto un nuovo nome, come, del resto, nel più classico stile politicall correct dove si pensa che cambiando le parole cambi la Realtà, e ha assunto quindi quello di “ETEROSESSUALITA’ RELAZIONLE” e, con questa puttanata, si pretenderebbe di equiparare le famiglie omogenitoriali a quelle etero.
Ma analizziamo un po’ più a fondo questa scemenza.

Ora, quindi, non avrebbe più importanza chi ricopra il ruolo paterno (la legge, cioè l’ amore CONDIZIONATO) e chi quello materno (l’amore INCONDIZIONATO) e si afferma che anche un maschio può ricoprire il secondo (L’AMORE INCONDIZIONATO della madre) e una donna il primo (L’AMORE CONDIZIONATO paterno).
Ma si trascura un piccolo particolare, però.
E cioè che questi due tipi differenti di amore per il figlio hanno una origine BIOLOGICA e non psicologica.

Tali differenti modi di percepire il figlio da parte del padre e della madre deriva daalla diversità di come un uomo e una donna vivono la genitorialità.
La madre il figlio “lo fa”…il padre “lo riceve” praticamente in dono se non propriamente da Dio quantomeno dalla donna che ha deciso di rischiare la propria vita per amore di quell’uomo…perchè di parto si muore ancora, vediamo di non dimenticarci anche questo.

Ecco allora che da questa genesi deriva il differente approccio psicologico al figlio.
La madre offre NATURALMENTE al figlio il suo AMORE INCONDIZIONATO poichè, essendoselo portato in grembo nove mesi, lo vive come parte di se stessa, prolungamento di se stessa.
Il padre no.
Il padre si vive come tale nove mesi dopo alla donna, checchè se ne dica, perchè è solo dal momento che lo VEDE, a differenza della madre che lo SENTE da ben prima, che l’uomo diventa autenticamente padre.
Ora, a parte che questo sarebbe utile saperlo per evitare tante inutili discussioni tra uomo e donna causate da questa diversa percezione della Realtà, ecco che ciò si ripercuoterà poi nelle diverse psicologie genitoriali.

Come se non fosse questo che avviene, criminalmente i miei colleghi affermano il falso asserendo che, questi diversi ruoli e approcci al neonato, si possano apprendere.
E’ FALSO
Una mdre che se lo e’ portato dentro di se AMA INCONDIZIONATAMENTE proprio perchè lo ha generato, ha rischiato di morire per metterlo al modo, è unita al figlio da quel cordone ombelicale che verrà reciso fisicamente ma permarrà idefinitivamente nella sua vita psichica verso quella SUA creatura.
Come potra’ mai, un uomo, vivere questo AMORE INCONDIZIONATO frutto della PROCREAZIONE ?
NON PUO’, punto, è impossibile !!
Ecco, perchè i “miei colleghi” non solo sono dei buffoni, ma anche degli emeriti deficienti quamdo affermano la cosiddetta “Eterosessualita relazionale” delle famiglie Arcobaleno.
Senza una eterosessualità autentica, immaginarsi che quella relazionale possa esistere dovunque e solo da emeriti deficienti.

LA BOIATA DELLA “ETEROSESSUALITA’ RELAZIONALE”ultima modifica: 2016-02-29T01:18:17+01:00da allan11
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