UN PAPA “DEBOLE”

In perffetta sincronia con quel *postmoderno* che si arroga il diritto di parlare a nome dell’Essere nientemeno e che del vecchio Dio ontico ha ribadito la morte, cosa ne fa’ allora del *sacro* e del divino ? Nulla di speciale se non una melassa new-age.
In questa visione cosmico-ontologica tutto si equivale e si afferma la *differenza e l’alterità* di tutti i popoli e culture della terra sincreticamente.
Tutto è centrato solo sui nessi e sulle connessioni di ciò che è comune e partecipativo.
Il soggetto è visto solo come contestualizzato e il linguaggio solo come mezzo-strumento didetta, esclusiva, contestualizzazione imperante.
In nome di un nuovo e postmoderno “Bene comune” solo la *totalità* conta.
Il singolo solo un residuato fascista.

Si chiama “Pensiero della differenza”, ma pare più un insipido frullato di frutta mista e avariata che altro.

Lo spazio-tempo non più lineare e storico nomina sincronico un bolo indigeribile per qualunque ruminante umano con qualche traccia di residua autenticità.

In questo contesto il Sacro residuale può solo essere un politeismo plurale che ricalchi l’apertura, la gratuità e non calcolabilità delle quotidiane culture plurali.

In questo Inconscio (psicotico) liberato del soggetto, nel nuovo spazio-tempo del linguaggio dell’Essere, stante le suddette premesse, appunto, non si giudica né si disprezza, ma tutto fluisce fluidamente fluidificato nel “tutto è possibile”. Anche qualche residuo dubbio fascistoide sulla possibilità degli ippogrifo svolazzanti rimane, però.

In questo contesto si può quindi meglio capire, ora, certe infelici esternazioni di Papa new-age e postmoderno Francesco.:

“Chi sono io per giudicare”…da manuale si direbbe
“La sola certezza è che non esiste un Dio cattolico”….anche questa da manuale tipo “Il postmoderno insegnato ai bambini” di Lyotard.
“Dio perdona chi segue la propria coscienza”
“Credo nell’amore”

Con la scusa che Potere e Verità fanno tutt’uno con l’*ordine* voluto dai previlegiati, si è fondata un *Totalitarismo del pensiero unico politicall correct* al cui confronto nazismo , fascismo e comunismo, come li abbiamo conosciuti il secolo scorso, paiono dilettanti allo sbaraglio, con gli strumenti tecno-scientifici oggi a disposizione di questa nuova dittatura.

Alla base di tutto c’è un errore madornale che è il credere che la violenza si origini nel discernimento, nella ragione e conseguentemente tracimi dal pensiero al linguaggio quando invece detta violenza è PRE-LINGUISTICA è risiede nel nostro Desiderio.

Ma in questo buio dell’intelletto, dove tutte le vacche sono nere, per timore di leggi costrittive se ne fanno di ancor più costrittive perchè fondate solo sui numeri della maggioranza e lobbyes e non della Ragione e del discernimento.

Una società fintamente loquace dove il dare aria alle gengive è ora sinonimo di libertà e creatività.

E questo Papa ci sta’ come una cigliegina su questa torta di merda soffiata.

UN PAPA “DEBOLE”ultima modifica: 2016-01-14T16:45:42+01:00da allan11
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