Fanculo alla sfamiglia Findus

Si. Alla fine ho ceduto: tirato per la giacchetta da svariati amici ed amiche che seguono con devota e divertita devozione i miei sproloqui, superato il livello di guardia della mia non eccellentissima capacità di sopportazione, equivalente di solito ad un blocchetto di fosforo sotto tenda ad ossigeno e, soprattutto, conscio del fatto di essere profondamente malvagio, ho deciso di sparare ad alzo zero sulla sfamiglia Findus. Si, quella di “Lui è Gianni”.

Ora, vedete, il punto focale della questione, quello che proprio mi ha spedito la pressione a livelli di guardia, non è tanto il figlio frocio e pastafrolloso di questa ipotetica sfamiglia della quale, notare bene, non vengono mai mostrati i volti (tutti “uguali”, quindi, tutti omologati: identità azzerata. Diavolo d’un consulente marketing…). Nemmeno fa incazzare più di tanto quel “Allora sai già tutto” rivolto al “padre” dall’onusto reggisperma di “Gianni”. La cosa in assoluto più ributtante la dice il “padre” quando afferma, giocondo come una faina in coca, “Si, tua madre non parla d’altro che di Gianni e dei quattro salti in padella”.

Cioé, capiamoci: vi riuscite a immaginare una “madre” e “moglie”, presumibilmente di sesso femminile, che per tutto il santo giorno parla SOLO del cicisbeo frocio del figlio frocio e, attenzione attenzione, di SURGELATI?

Uno scenario che, ne sono certo, spinge a rivalutare come orizzonte di vita radioso e progressivo l’arruolamento nell’ISIS, il prendere la tessera di SEL, l’abbonamento annuale al Fatto Quotidiano, la lettura compunta con bocca a culo di gallina dell’intiera bibliografia di Massima Gramellina.

Fotografiamola, quindi, questa sfamiglia fasulla e falsificata della quale, pur tuttavia, esistono in effetti pezzi, brandelli e frammenti in tante, troppe sfamiglie realmente esistenti.

Una donna che parla solo di surgelati e del sexual gimmick del figliuolo ha, con ogni evidenza, un deficit di autostima ed un livello di insoddisfazione personale e, soprattutto, sessuale di magnitudine fuori scala. Me la vedo spaccata al millimetro con tutta la crudeltà di cui sono capace: ancora vittima di pregiudiziali NON Cattoliche (le quali, per inciso, NON esistono) ma BORGHESI sulla sessualità ella vorrebbe maggiori “attenzioni” dal “marito”, ma non sa come chiederle. Il surgelato numero uno d’altra parte, ovvero il “marito”, non ci pensa nemmeno a prendere in considerazione le istanze di quello strano soprammobile semovente che conformismo e omologazione sociale “bene” lo hanno indotto a sposare un lontano 29 Febbraio di tanti anni fa.

Accomunati dalla lettura di Repubblica&Espresso, terrorizzati dal non essere abbastanza “moderni” e “aggiornati”, circondati da un entourage di “amici” ricchi e animalisti, orrificati dalla sola idea di agnelli e conigli pasquali, lei si consola con orgasmi a batteria, cupi e tombali come un ossario scoperchiato, lui potrebbe scrivere una monografia su “youporn”, frequenta da anni uno strip club a Caronno Pertusella, va a puttane con regolarità e, visti i recenti sviluppi gianneschi in sfamiglia sta sinceramente meditando di esperienziare un travone con tette rifatte e monorotaia equina tatuata in mezzo alle gambe. Così, tanto per provare, tanto per “capire”, per avere “consapevolezza” (questa è sempre la parola chiave: “consapevolezza”. Ogni volta che la sentite pronunciare con convinzione preparatevi a menare le mani: 99 su 100 avrete a che fare con un pericoloso imbecille. Spaccargli la faccia è fare un favore all’Umanità) e, sotto sotto, per sentirsi più “vicino&partecipe” al sodomita imberbe che si ritrova in casa. Entrambi hanno visto, ovviamente, 50 sfumature di grigio, ma non assieme: non se lo confesserebbero mai. Lei con le amiche, lui con Gianni. Che è tanto simpatico.

Ma scendiamo ulteriormente nel gorgo sintetico di questa sfamiglia di merda: come reagireste di fronte ad una moglie/madre/moulage che vi “nutre” ESCLUSIVAMENTE a botte di surgelati? Un figlio frocio, forse, è il minimo che ci si debba aspettare. Frocio e serial killer stile Ted Bundy è scenario assai probabile. Frocio, assassino, fan di Bernardo Bertolucci, vegano, palasharpista laicista e movimentista pentastellato è ultimo stadio post-pupale tutt’altro che infrequente.

Cioé, sarebbe QUESTO il “modello” sfamigliare proposto come “vincente”, appetibile, degno di emulazione?

Ovvero: dovrei essere incentivato a mangiare lasagne e gnocchi alla sorrentina da questo maelstrom di cartonato psicosociale fatto di non-volti, di non-madri, di non-padri, di neppure-Gianni di, in definitiva, non-famiglia? Che cosa mai dovrebbe attrarre una persona di elementare buon senso, anche e soprattutto se omosessuale, a comprare i prodotti di una azienda che ha costruito ad hoc il tempio del frocio di plastica al fine di pubblicizzarli? Che cazzo ha a che fare, per dire, un piatto di melanzane alla parmigiana o di calamari fritti con l’uso eventualmente improprio che il “Gianni” della situazione fa del suo culo?

Me li vedo, gli ipotetici “consulenti” Findus dico, a fare brainstorming per settimane, tra coca, sudore e cravatte slacciate al fine di arrivare alla summa sublime del marketing pubblicitario: ‘sta sfamiglia del cazzo credibile quanto Lutero creata in provetta per compiacere una lobby i cui esponenti, per altro, ricchi e potenti come sono, fanno tutto, ma proprio TUTTO fuorché mangiare surgelati. E qui verrebbe da dire che la madre degli imbecilli non solo è sempre gravida, ma nel caso specifico ha pure affittato l’utero a cottimo per fornire adeguati virgulti allo squadrone dei “consulenti”.

Per fortuna che Carletto non me lo hanno ancora toccato: se mi frocizzano il testimonial dei sofficini giuro che mi metto in armi a comincio a rovesciare governi a caso.

Ad maiora Francesco Natale

Fanculo alla sfamiglia Findusultima modifica: 2015-04-14T23:52:54+02:00da allan11
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