Etica

Al soggetto che si definisce, secondo Heidegger, mediante la preoccupazione per se stesso e porta a compimento il suo essere per se stesso nella felicità, Levinas oppone il desiderio dell’altro che procede da un essere già colmato e indipendente, che non desidera niente per se stesso.

 Si tratta qui del bisogno di colui che non ha più bisogni, che si riconosce nel bisogno dell’altro, il quale non costituisce né un nemico né un complemento.

In altre parole, il desiderio altrui nasce all’interno di un essere a cui non manca niente, e oltre tutto quello che può soddisfare i bisogni umani. Va ricordato che il Bene è separato dalla totalità dell’essenza nella metafisica greca; esso intravede una struttura in cui la totalità ammette l’aldilà. In questo senso, Platone rileva che esistono aspirazioni non precedute da sofferenza o mancanza, in cui troviamo il disegno del desiderio, come aspirazione di colui che possiede interamente il suo essere e va oltre la sua pienezza, avendo l’idea dell’infinito.

La stessa filosofia di Heidegger, sottolinea Levinas, porta ad un’altra tirannide e al dominio, facendo passare l’essere prima dell’ente, l’ontologia prima della metafisica, la libertà prima della giustizia e lo stesso prima degli obblighi verso l’altro. Nella tradizione filosofica, i conflitti tra lo stesso e l’altro si risolvono con la teoria, secondo la quale l’altro si riduce allo stesso nel primato dello Stato, che porta infine all’oppressione tirannica dell’Io nella totalità.

Di conseguenza, l’uomo non si definisce solo mediante la soddisfazione del suo bisogno, ma attraverso il desiderio e il superamento del suo desiderio. Vi è un amore autentico solo se l’Altro è riconosciuto come un soggetto e non come un oggetto disponibile.

Eticaultima modifica: 2015-02-10T14:05:18+01:00da allan11
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