Freud & Nietzsche

Freud e Nietzsche hanno in comune lo sfiorare la verità ma non coglierla in
tutte le sue conseguenze. Il primo cogliendo la realtà dell'”omicidio
fondatore”, sebbene nell’errore riduttivo dell’attribuzione al paterno, il
secondo, conseguentemente, nel non accorgersi che il culto del dionisiaco
permaneva nella religiosità arcaica, e quindi sterilmente violenta, frutto
inalterato di quel “omicidio fondatore” oramai sconfitto dal tempo lineare
inaugurato dal cristianesimo e dal suo …AUTENTICO… disincanto, e cioè
che dalla violenza, arcaica, appunto, potesse venire qualcosa di buono. Ecco
il vero dramma di Nietzsche, aver visto ma non aver voluto comprendere lo
smantellamento operato dalla rivelazione biblica. La violenza non ha più
senso. Nietzsche tenta perciò di restituirglielo, scommettendo su Dioniso.
Siamo di fronte a un dramma terribile, a un desiderio di Assoluto dal quale
Nietzsche non uscirà mai ma vi rimarra per sempre patologicamente invisciato
come chiunque si sostituisce o sostituisca qualcosa a Dio